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Naruto in pillole – Epilogo

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Le tenebre avvinghiano il destino-Kishimoto: l’ultimatum è posto. Finora hai fatto come ti pare, ma adesso bisogna fare cassa, o fai contenti gli appassionati di tutto il mondo o niente tredicesima e l’inverno è alle porte! Il destino-Kishimoto ci pensa, forse un finale frocio non piacerebbe poi così tanto, e poi quei soldi farebbero comodo. Il Calcolatore del Destino ha stabilito il da farsi, le statistiche parlano dure. E’ lì che pensa e rispensa, T. Obirama, il capo editore, ha parlato chiaro e una scure pende sulla sua testa; c’era quel tipo che una volta si ribellò e ora lavora a Guida TV, il destino-Kishimoto non ne ricorda manco il nome. Questo è ciò che succede a chi si oppone al capo Obirama.

La notte è scura, ma dalle tenebre risorge il destino-Kishimoto in preda ad un’illuminazione: come chi decide di dire no al fatidico sì di fronte all’altare, come chi ha fatto una torta nuziale e si piega piano, si caga in mano e poi al posto della ciliegina ci schianta sopra uno stronzo gargantuesco, un minuto prima della festa.

Pronti?

La prima vittima è Sasuke, il tenebroso Sasuke. Prima di tutto con le lacrime agli occhi chiede scusa a Sakura: “Mi dispiace per tutto ciò che ho fatto, mi dispiace di averti detto che sei noiosa, mi dispiace di aver provato ad ucciderti, mi dispiace di aver voluto abbandonarti nella lava, mi spiace di averti trafitto il cuore. Scusa… Non lo facevo davvero… Era perché faceva cool… Scusa… SCUSA. SCUSA SCUSA SCUSA.” E poi con Naruto: “Ora ho capito, noi siamo fratelli…” Il destino-Kishimoto ci medita sopra, Obirama era stato chiaro, limpido come una pozza di piscio, per cui lo sottolinea FRATELLI, FRATELLI, FRATELLI, FRATELLI! Fratelli nella fede. Ora però se ne deve andare, deve andare a conoscere il mondo con i suoi occhi, perché finora lo ha visto con quelli del destino-Kishimoto, che però ha trovato la via della salvezza. E Sasuke se ne va, da solo, in un viaggio in giro per il mondo!

Ecco fatto, fragola-rosa, ora tocca a te. Anzitutto pianti, lacrime, commozione. Poi come una moglie-bambina guarda Sasuke piena di speranza: ora arriverà un bacio! Almeno un bacio! Il destino-Kishimoto però è implacabile: Sasuke la ringrazia, si accomiata, la tratta come una sorellina piccola. GRAZIE. GRAZIE e ovviamente SCUSA SCUSA e ri-SCUSA. Sakura se ne rimane lì, impotente ed inutile, mentre il futuro la investe come un camion di sterco: partorirai i suoi figli nel dolore, gli pulirai la casa, lo aspetterai in eterno, starai muta, ti ingraviderà come i montenegrini nel medioevo con un velo nero sulla faccia e non proverai alcun piacere. In tua figlia vedrai ogni giorno ed ogni notte l’unica donna che lo abbia veramente capito. Il destino-Kishimoto ha parlato.

Chi ci rimane? Ah sì, quel vuoto pneumatico di Hinata-chan ♠. Il destino-Kishimoto ne ha pure per lei: almeno Sakura si prende un buffetto in fronte, a lei invece spetta poco più di una funerea camminata accanto al suo amato, in una depressione peggio che i deportati ad Auschwitz. Povera stolta, davvero pensavi che avrei sopportato di disegnarti assieme a Naruto? Il destino-Kishimoto se la ride tipo il professor Tomoe. A te toccherà il pensionamento, passeggerai per le tombe giorno e notte, nella più totale inutilità, come sempre è stato e sempre sarà.

E’ finita? No, il destino-Kishimoto quando si muove si muove sul serio: la terra deve tremare. Volevate un finale dolce? Lo avrete dolcerrimo. Sai si mette con Ino, che probabilmente ha comprato un dildo per compiacerlo; a Shikamaru tocca la ragazza-coi-capelli-irsuti che deve aver partorito anche una figlia con un negro a sua insaputa; la perversa-Anko è diventata una cicciona piena di rotoli; Rock Lee si è moltiplicato per partenogenesi generando un suo clone, con le stesse manie e fissazioni; Kakashi e Gai finiscono all’ospizio, a giocare a briscola finché non arriverà il Tristo Mietitore.

Il destino-Kishimoto si ferma a riflettere per un secondo: è tutto? Ah sì, Naruto! Per non condividere nulla con la polverosa Hinata ha fatto un figlio identico a se stesso, mentre lei si tiene quella figlia che ne è una brutta-fotocopia. Insomma, se proprio bisogna sposarsi è bene fare una netta separazione dei beni. Tant’è che il byakugan è così debole da essere recessivo persino sugli occhi azzurri.

E se Sasuke è via, in lande desolate, a fare il padre-padrone assente, a te, nostra dolce e adoratissima Hinata, toccherà un marito-in-carriera che avrà ben altro a cui pensare e quindi Naruto viene eletto finalmente hokage.

Così parlò il destino-Kishimoto, tanto è fatto, ora e per sempre.

Fonte: Naruto 699 e 700


The Last: Naruto the Movie

Come ormai saprete bene il 6 dicembre 2014 uscirà il decimo film di Naruto, chiamato The Last: Naruto the Movie. Per il momento non se ne sa molto, a parte quanto viene preannunciato nel trailer, assieme ai sospetti di una “nuova generazione” che dovrebbe arrivare. A che cosa si starà riferendo il nostro destino-Kishimoto? Come ci è dato sapere, infatti, questa volta parteciperà intensivamente al progetto, curando sia l’aspetto dei personaggi che i dettagli della storia.

Narratore: Il manga di cui il Giappone può vantarsi nel mondo: Naruto. Sono passati 15 anni dall’inizio della serie. La sua battaglia sta convergendo verso uno scioccante sviluppo. E adesso, nell’inverno 2014, finalmente il sipario si aprirà sull’ultima scena. Il super epico film che si connette direttamente con l’inizio della prossima generazione! Con quello che c’è dietro il lavoro originale…

Narratore: The Last – Naruto the Movie

Naruto: Cominciamo ad andare!

Tolta l’inquietante prospettiva di una prossima generazione, strappa anche un sorriso che la battaglia finale stia convergendo verso scioccanti sviluppi, visto che negli ultimi capitoli ce n’è di cosa essere scioccati, cominciando dall’imperituro Obito e i neo-poteri di Kakashi. Ma soprassediamo a questo e arriviamo subito alle paranoie sasunaru-tose della Gazzetta di Konoha.

Nel trailer vediamo un po’ di spezzoni scelti dal manga, che significativamente dovrebbero riassumerne tutta la storia. E con chi si apre il tutto?

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Con Naruto e immancabilmente Sasuke, deuteragonista assoluto del manga, col quale si prosegue sulla scia dei ricordi di entrambi, tra i quali non può che saltare all’occhio sia lo scontro nella Valle della Fine-ultima-e-definitiva, che quello contro Haku.

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Inutile dire quanto sia peculiare che dopo 15 anni di storia, le cose più importanti da mettere in evidenza siano sempre queste. Seguono poi le tipiche scene degli “amici di Naruto“, con la fragola-rosa Sakura e quella polverosa di Hinata, accompagnate, per buona pace di tutti loro appassionati, da Shikamaru (???) , Tsunade e Gai, quindi ben lungi da qualunque proposizione di tipo amoroso (e Sasuke non poteva mancare nemmeno qui, sebbene molto di parte).

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Segue l’ennesima divertente fusione Sasuke-Naruto, dove negli occhi del primo trova spazio la scena del secondo.

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Il tutto si conclude con un Naruto adulto, nel nuovo stile adottato dal destino-Kishimoto per la futura generazione.

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Aspettando il capitolo 675 – Mors tua vita mea

Tra qualche giorno dovrebbe uscire il capitolo 675 di Naruto, di regola dovremmo poterlo leggere già questo mercoledì, nel frattempo però vediamo che cosa potrebbe succedere e tutto quello che è rimasto ancora in sospeso.

L’altro giorno, nella mia solita mania-ossessivo-compulsiva-sasunarutista, mi è capitata tra le mani la copertina del capitolo 4, quella con il Team 7 dove ciascuno di loro poggiava su un animale: Sasuke-serpente, Naruto-rospo, Sakura-lumaca. E’ stato bello, perché era uno di quei momenti in cui ci si rendeva conto che Kishimoto le cose le stava pensando per tempo; il gruppo non era stato ancora introdotto e già c’era il riferimento al trio leggendario di cui saremmo venuti a conoscenza appena molti capitoli dopo. Mi piacerebbe credere che Kishimoto stia continuando su questa strada, anche se francamente non ci credo più.

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Tolta questa premessa, che cosa manca ancora prima della fine?

1. Le carabattole di Rinculo-Senin

Nel capitolo 664 vediamo Uber-Madara volare epicamente da una parte all’altra, mentre sputa fuori un po’ di aggeggi che l’Uber-Dio-Hagoromo teneva nel petto. Tolto il fatto di quanto possa essere ridicolo questo teletrasporto di oggetti (o forse si tratta di un’inedita moltiplicazione divina), questa roba che fine ha fatto? Erano cascati in testa a Rock Lee, Ten-Ten e Gai, ma poi non se ne è saputo più nulla. A che cosa potrebbero servire? Forse a sigillare per sempre Uber-Madara o, ancora meglio, la Madre-coniglio? Dal momento che ho il sospetto che il destino-Kishimoto abbia una qualche perversa inclinazione verso la nostra pop-star, non vorrei che si scoprisse che in realtà egli era manovrato da Kaguya (ma ve lo ricordate Kimimaro Kaguya e le sue ossa?), che si scoprirà essere il boss-finale. Staremo a vedere…

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2. Il potere che Hashirama passa a Sasuke

Poco prima di farsi infilzare come un gonzo, Sasuke aveva ricevuto da Hashirama parte del suo chakra (o meglio quello che gli era rimasto), rendendolo a tutti gli effetti, nell’economia della serie, simile a Madara, visto che ora nel suo corpo sono dunque uniti sia lo spirito di Indra che quello di Ashura. E’ grazie a questo che adesso ha risvegliato anche egli una specie di rinnegan? Oppure tutto ciò non ha alcuna rilevanza particolare, come nemmeno l’ultimo attacco di Tobirama, che pareva lì lì per fare qualcosa di epico, e invece non sembra abbia prodotto nulla di nuovo.

3. La pergamena di Orochimaru

La pergamena che mille-mila capitoli fa recuperano Sasuke e compagni dal covo di Orochimaru, avrà ancora qualche utilità? Tolto il fatto che non ci sono più edo-nemici in circolazione, a che cosa sarebbe mai potuta servire? Forse anche essa parteciperà ad un uber-sigillo-definitivo?

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4. Che fine hanno fatto…

Yamato, ma lui ormai che cosa conterà mai; Killer-Bee, che fino a poco fa stava combattendo a tutto spiano e ora è sparito; Sarutobi, che dopo il suo lancio di shurinken probabilmente ha deciso di ritirarsi su una poltrona accanto ad un caminetto; Sai, che faceva tanto il protagonista e ora è meno di Hinata…. Vabbe’, per essere sinceri manco ci tengo molto a rivedere qualcuno di tutti loro, trovo semplicemente divertente che fino all’ultimo erano personaggi importantissimi e adesso sono spariti nel nulla, come del resto la maggior parte dell’Alleanza Ninja ottenebrata da Osiride-Naruto e Iside-Sasuke.

5. Che piano aveva il padre di Shikamaru?

Lì per lì, poco prima di morire in un’esplosione nucleare, il padre di Shikamaru aveva rivelato al figlio un piano geniale, così importante da dover essere detto in punto di morte prima di ogni altra cosa, e che avrebbe permesso all’alleanza di fermare Juubi e compagnia bella. Quel piano servirà ancora a qualcosa? Se ripercorriamo gli ultimi capitoli direi di no, anche perché ormai lo scontro è tra i nostri protagonisti e Uber-Madara.

6. Sakura potrebbe morire?

In alcuni finti-spoiler del prossimo capitolo è ventilata l’ipotesi che la fragola-rosa possa abbandonare questo mondo, per mano di Uber-Madara. Tolto tutto non sarebbe nemmeno una pessima idea; d’altronde che faccia fuori o meno il rinnegano in possesso di Obito, Madara dovrebbe avere il buon senso di farla fuori: o per vendicarsi dell’occhio distrutto, o perché così smetterà di curare Dio-Obito, che nel frattempo sta cedendo di fronte a Zetsu. La sua ora è quindi suonata? Chi può dirlo, soprattutto se consideriamo che la Morte è un evento di poco conto in Naruto.

Detto tutto questo non ci rimane che aspettare, la mistica uscita del capitolo 675.


Aspettando il capitolo 674 – La retta via

Niente bile questa volta, un miracolo quasi pari a quello del habemus-film-Marvel-piaciutum-Ortolanii. Con questo non dico che stia amando gli ultimi capitoli, ma semplicemente Kishimoto si era impantanato da solo in una trama-fanghiglia da cui non sembravano esserci molte vie d’uscita e quello che è seguito a modo suo era inevitabile, se volevamo assistere ad una qualche conclusione del manga.

Accidenti! Dovevo essere già uscito da questa trama!

Accidenti! Dovevo essere già uscito da questa trama!

Cos’era successo? I kage si erano dimostrati del tutto impotenti, l’edo-Madara era imbattibile, la borsetta-Juubi era tornata in vita, Dio-Obito stava facendo il culo a tutti, gli zombi-kage erano utili quanto Hinata che inciampa su una carota, l’Alleanza Ninja era come se non esistesse… C’è da ammettere che in questo contesto né NarutoSasuke avrebbero avuto granché da aggiungere, a meno di non postulare l’esistenza di una Coppa Lunare da far stringere ad entrambi e liberarci di Madara-Faraone-90.

Ve li immaginate due adolescenti che così, senza motivo apparente riescono a surclassare quelli che nemmeno combattenti leggendari come Minato o Hashirama, erano riusciti a scalfire? Ci voleva un bel riavvio di sistema, come quando Windows-Trama fallisce con una schermata-blu-della-morte, per ripartire d’accapo-o-quasi.

E così ha fatto il destino-Kishimoto, come la Grande Volontà del Grande Universo, anzitutto ha fatto arrivare a un punto di morte i nostri protagonisti e poi ha riconvertito tutta la trama, con tanto di gatto-déjà-vu.

A guardarla bene adesso sembra una storia a se: c’era questo super nemico, Uber-Madara, che stava per distruggere il mondo, dopo che nessuno era riuscito a sconfiggerlo, fintanto che due ragazzi, in punto di morte, entrano in contatto con lo spirito di un guerriero leggendario, l’Uber-Dio-Hagoromo, che dona loro il potere necessario a battere colui che del potere stava abusando. Fine della storia.

Una cosa che mi rattrista (ma come ho detto questa era una delle strade inevitabili) è che sostanzialmente tutto quanto quello che c’era stato prima non conta più nulla: Naruto si era allenato per anni? Sasuke era fuggito? Sakura era un’esperta ninja-medico? Niente… Anche senza tutta questa storia passata sarebbe stato lo stesso, perché gli spiriti di un certo Asura e di un tale Indra, sono ora incarnati nei nostri protagonisti ed è per questo che loro vinceranno.

Anche il sacrificio di Gai è stato sostanzialmente inutile (ma mai come quello di Neji), anzitutto perché di sacrificio non si parla, e per secondo: adesso Madara è tornato in forma uguale a prima, per cui le botte ricevute praticamente non hanno cambiato nulla. Che Gai fosse morto o meno, ai fini della trama, non avrebbe alterato l’esito, anche perché la nostra Super Star non si stava accanendo contro i protagonisti semi-morti, per cui manco si può dire che avesse fatto guadagnare tempo a qualcuno.

Ecco, questo mi dispiace, ma come ho detto, a modo proprio era anche inevitabile, per cui meglio così.

Kishimoto se la cava molto meglio negli scontri uno contro uno, dove al più c’è qualcuno di supporto, e in più adesso vivremo la più classica delle battaglie tra arci-buoni e arci-cattivi, con il lord-tiranno-di-turno che annuncia anzitutto la sua presunta immortalità.

Si poteva fare altrimenti? Sì che si poteva, bastava non rendere così grottescamente-invincibile Madara-Obito-Juubi, e parlare di altro, perché in fin dei conti le storie di apocalisse non emozionano poi così tanto. E’ come quando si vede un film sugli zombi: se i morti viventi hanno già pervaso tutta la Terra e il protagonista è solo, non c’è alcun gusto, per il semplice motivo che palesemente non c’è via di fuga, ma soprattutto non c’è più alcun barlume di speranza. In questo caso è la medesima cosa: senza la speranza tutta la tensione cessa e subentra il rifiuto. Hagoromo, nella sua Uber-Divinità, ha riportato quel barlume di speranza che mancava, e per questo ora la storia va bene.

Mi dispiace per la trama, ma vedere combattere Gai con tutte e otto le porte, provando che le abilità-babbane possono tener testa agli incantesimi-dei-maghi, mi ha emozionato e mi emoziona veder finalmente Naruto-Sole e Sasuke-Luna affrontare insieme un nemico comune, come sarebbe dovuto essere da quattrocento capitoli a questa parte, per quanto la loro associazione-celeste sprizzi dramma e gaiezza da tutti i pori.

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Naruto in pillole – Capitolo 673

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Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, Signore dei Signori… Ma insomma, perché tutti questi titoli? Sei volato via come una puttana-hentai che viene colpita da un marziale-pene-nipponico, ormai meriti solo la morte per non aver osservato il Decalogo del Perfetto Malvagio, che tra l’altro declama che non bisogna mai perdere tempo a dichiararsi immortali.

Comunque andiamo con ordine: Naruto riporta in vita Gai (ma questo ormai era chiaro), lasciando esterrefatto Madara, che così sottolinea la già-non-sufficiente esterrefazione degli spettatori; se ancora non fossimo convinti della pasquale-gesuità-di-Naruto, ogni attacco contro la di lui persona fallisce miseramente, fintanto che il nostro amato protagonista arriva a tagliare come un carciofo l’albero-casa-Juubi che si spezza e precipita al suolo, alla velocità minima possibile, manco ad attrarlo fosse la gravità di Mercurio.

Questo gli dà tempo di fermarsi e riflettere sui suoi appena-acquisiti poteri: “Dev’essere roba che mi ha passato quel vecchiaccio… E perfino da qui riesco a sentire l’altra metà di questo mio potere…”

Che è un modo come un altro per dire che riesce a sentire la sua altra (dolce) metà: ovverosia Sasuke! (e non Hinata-chan ♠, che probabilmente in questo momento sta rotolando da una rampa di scale, o inciampando in un cavolfiore)

Mentre Sakura perde tempo in futili chiacchiere con Obito, nella dimensione-a-cubi-bianchi, Palpatine-Gaara, che la vede lunga, decide di stringere una preventiva alleanza con il leone di turno: “Quando sarai Hokage noi saremo alleati!”

Le contrapposizioni logiche a questa frase sono: se non sarai hokage potremmo non essere alleati e se non saremo alleati non sarai hokage (occhio Narutello!).

Madara intanto comincia a sentire delle voci: “Assorbimi… Assorbi Juubi e il Sacro Albero (di Sailarg)… Assorbimi…”

Chi gli starà parlando?! Partono una serie di sillogismi: assorbire → assorbente → donna → Kaguya! A parlargli sarà Kaguya, incarnata in tutta la sua conigliesca-malvagità nell’albero-casa, così finalmente i figli potranno distruggere la prima-madre!

Detto fatto Madara risucchia l’albero-casa-Juubi e vola, perfettamente guarito, di fronte a Naruto: “Tu non mi sconfiggerai mai! Io sono immortale!”

Noo! Perché lo hai detto?! Questa è la tipica frase che poi si trasforma dopo poco in “oh no! non può essere, non posso morire, ero immortale!”

Infatti Naruto non si lascia scomporre: “Non sarò da solo nello sconfiggerti, lo faremo noi due insieme!” e al suo fianco si presenta Lady Sasuke, dotato di rinnegan (ma chi l’avrebbe mai detto!) e altri inimmaginabili magnifici, turbo-poteri.

Fonte: Naruto 673


Naruto in pillole – Capitolo 672

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Naruto-Sole e Sasuke-Luna riprendono vita, mentre Uber-Madara vola a terra come una puttana-del-Bronx, con le calze smagliate, dopo il mortale-calcio-volante di Liu-Kang-Gai. Per la conservazione della quantità di moto, l’urto anelastico tra gli ultimi due ha provocato delle fratture-da-niente delle costole di Uber-Madara, ed una fatale-frattura-composta alle gambe di Gai. Parte un flash-back che preannuncia la morte di quest’ultimo, sulle note della mia-infanzia-con-Kakashi, quando Gesù-Naruto lo interrompe arrestandone la dipartita con la sola imposizione delle mani, dopo aver respinto il pallone-sfera-nera-della-morte-totale di Uber-Madara con un calcio-tiro-della-tigre.

Madara si rimette in piedi, spazzolandosi le candide-vesti: “Non vale cambiare mossa, avevo fatto scacco matto!”

“Io faccio che cazzo-mi-pare” ribatte Osiride-Naruto aspettando il suo Iside-Sasuke.

Fonte: Naruto 672


Naruto in pillole – Capitolo 669

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Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, Signore dei Signori, Estetista tra le Estetiste, se la sta vedendo davvero brutta contro Gai, che lo attacca con quelli che sembrano degli UFO-medievali, e poi pugni-mortali, scudisciate-fatali, schiaffi-atomici e altro. Insomma, avete visto signori kage e zombie-kage? Non ci voleva poi molto.

Dopo l’ennesimo volo-flipper Uber-Madara si rimette in piedi, spazzolandosi le candide vesti: “Mi hai appena scalfito il fard! Mi sto divertendo come non mai!” Poi lancia uno sguardo malizioso: “Molto più che con Hashirama!”

Vabbe’ Madara, ora che sia divertente farsi sballottare-a-morte in giro, permetti che ci lasci un po’ sdubbiati, ma d’altronde tutti i gusti sono gusti. Come al solito nessuno fa niente, o almeno niente di importante, se vogliamo considerare le (in)azioni di Rock Lee e minchia-Minato. D’altro canto sarebbe una vera offesa intervenire ora in supporto di Gai, ormai prossimo alla morte.

Molto meglio spostare l’inquadratura su Naruto, che si sveglia nella solita pozzanghera nella fogna-della-sua-anima, dove una volta era imprigionata e seviziata la Volpe. Con chi si incontrerà? Che vedrà di fronte a se ora?

Fonte: Naruto 669


Naruto in pillole – Capitolo 668

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Gai carica tutta la sua energia-super-sayan: lo sforzo è tale che fa riemergere una caterva di ricordi-pre-morte sul suo passato e suo padre. La lunga mano del destino-Kishimoto si avvicina, con la sua falce affilata alla luce del sole. Tra le varie cose gli sovviene quando si trovava nel solito set-d’ospedale con il solito-letto, accanto alla solita-finestra, sul quale hanno giaciuto più o meno tutti i ninja di Konoha, dopo che degli adulti-canaglia lo hanno pestato a sangue.

Gli torna in mente il sopracciglioso-padre che si sacrificò per salvare lui e ad altri ninja-inetti da un settetto del Suono… Con la medesima tecnica che adesso lui sta preparando contro Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, Signore dei Signori, Mistress tra le Mistress. Come-cosa? Il padre non poteva usare 7-porte-Ikea contro il settetto del Suono? Che chance avrebbe potuto avere Gai con 7-porte contro Uber-Madara, quando quest’ultimo, ancora prima di essere Uber, aveva stroncato come mosche ben 5 kage? Oppure aprire 8-porte equivale a lanciare Sentenza, per cui vale sempre?

Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, Signore dei Signori, Padrona tra le Padrone, lo guarda perplesso, ma pur sempre in posa: “questa luce rossa è troppo poco epica, pare un pomodoro-marcio rispetto al mio fulmine-rosso-cremisi”.

Gai si avvia verso il proprio inesorabile destino.

Fonte: Capitolo 668

Errata corrige: il settetto non è del Suono, bensì sono i temibili 7 Spadaccini della Nebbia, nemici dai poteri confrontabili con quelli di Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei… insomma ci siamo capiti.


Naruto in pillole – Capitolo 666

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Stile agente Smith e Neo, Dio-Obito è lì col braccio nel petto di Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, Signore dei Signori, Meretrice tra le Meretrici, deciso a redimersi-al-cubo per tutti i suoi peccati. Uber-Madara neanche lo nota, ha ben altro a cui pensare, tra cui incipriarsi il naso per i prossimi primi piani; potrebbe usare il Rinnegan per succhiargli tutti i poteri, potrebbe dargli fuoco con lo Sharingan, tirargli un bastonata in testa, bloccargli il chakra come ai zombie-kage, fargli esplodere una palla-nera-della-morte-totale in faccia, ma decide di infilargli solo un dito bagnato nell’orecchio. Dio-Obito lo scansa trasparentizzandosi, poi comincia a tirare fuori i bijuu dal corpo di Uber-Madara.

Uber-Madara salta indietro, poi chiama una stilista ad aggiustargli il fard. Seguono alcune cose senza infamia e senza lode: Dio-Obito e Kakashi si alleano, ritrovando la forza-dell’amicizia con cui schiantare-a-morte Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, ecc., insieme calcolano come trasportare nella dimensione-a-cubi-bianchi Sakura e Naruto, per lasciarli copulare in santa pace, l’idea trova anche il favore di minchia-Minato, che ormai morente cerca di dare una mano, non sia mai che suo figlio ritrovi l’eterossessualità (perd|mai av)uta; Sakura e Gaara perplimono di fronte all’improvvisa svolta della situazione, Uber-Madara smette di guardarsi allo specchio e tira un colpo-affatto-mortale verso i due neo-amici, mancando completamente il bersaglio.

Qualcuno ha parato il suo colpo. Ma chi!? Entra in scena Gai, Uber-Madara è lì che pensa che forse lo ha visto da qualche parte prima, forse gli ricorda quella sua amante, che era la sorella del migliore amico del fratello di Hashirama: che sia il suo figlio-perduto?! Parte la sigla di Beautiful, al prossimo capitolo, arrivederci e grazie.

Fonte: Naruto 666


Naruto in pillole – Capitolo 664

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Mentre Sakura è lì che infila la lingua nella bocca di Naruto, Uber-Madara, Dio degli Dei, Re dei Re, Signore dei Signori, Prima Donna tra le Donne, spicca il volo come Peter-pan per raggiungere, nella sua somma ed immortale misericordia, quello sfaticato di Zetsu-nero che ancora non gli ha portato l’occhio che gli manca. La troppa attività fisica gli fa notare però che i suoi polmoni, dopo anni di sigarette, sono intasati di catrame e gli manca il fiato. Cof, cof. Assieme al catarro sputa fuori anche degli oggetti che Rikudo Senin teneva nel petto. Come-cosa?!

Diventare il jinchuuriki della borsetta-Juubi, oltre a donare poteri medesimi di Rinculo-Senin, fa diventare esattamente lui? Essere il Saggio delle Sei Vie non è uno stato di potere, ma uno stato di fatto? Compare Giacobbo prima che ci si possa fare altre domande: “E i templari? E gli ufo nel Vaticano? E le scie chimiche? E gli egizi?” Distratti da queste domande Gai ed altri vengono silurati da una pergamena-gigante e una borraccia-di-sake. Mentre Ten-Ten è lì a chiedersi per quale dannatissimo motivo Neji abbia dovuto dare la vita per quella polverosa di Hinata (visto che poi non è morto nessun altro), Rock Lee aiuta il maestro ad alzarsi, che sotto l’egida di Walt Sidious è stato condannato, dal destino-Kishimoto, a questo siparietto comico. Beh, poteva andarvi peggio: avreste potuto essere investiti da un capodoglio ed un vaso di petunie.

Gaara e Sakura raggiungono Kakashi e Minato, che non stavano facendo nulla di importante, a parte chiacchierare amabilmente con quella mammola di Zetsu-nero. Adesso Sakura avvertirà Minato che deve salvare il figlio, visto che non si era accorto di nulla! Ma ti piacerebbe fragola-rosa, avere un ruolo importante, sghignazza il destino-Kishimoto, facendo dire, un istante prima, a Kyuubi-yin: “Minato, attiva ora il chakra sensoriale, guarda che succede!” Che è un po’ come dire, ad uno che sta per essere colpito da un pianoforte in caduta libera “ehi guarda verso l’alto e scopri che sta succedendo!”

Vedendo il figlio in stato comatoso Minato si affrange assai, come gli eroi delle ballate medievali, mentre lo sommergono i ricordi.

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Orochimaru e compagni stanno volando verso Sasuke, accanto al quale è comparsa una misteriosa figura in una nube di polvere — rigorosamente nuda, visto che c’è Sasukkia di mezzo. Karin è lì che chioccia: “Presto, potrebbero violentare Sasuke-kun!” Sì, sì, tranquilla Karin, non sia mai che gli faccia bene. Anche Juugo è preoccupato: non è che Orochimaru potrebbe prendersi il suo corpo, ora che è così debole? Gli torna in mente un dialogo di tempo fa, quando Orosaiwa gli confessava che intendeva “possedere Sasuke” in tutte le posizioni immaginabili e non. Cosa avrà voluto dire?!

Fonte: Naruto 664