Signore e signori, con grande piacere è qui con noi, l’unica e pantagruelica, regina del gargantuesco: Tsunade-sama!
Tsunade: Buonasera a tutti, care amiche ed amici del tenebrore. Siete pronti allo scontro finale? Se non credete che Kishimoto sia giunto a questo punto in modo sensato e logico premete il tasto rosso del vostro telecomando. Altrimenti premetelo comunque. Il servizio è offerto dalla Chiyo & Pain Telecomunicazioni Spa, nella quale ho investito tutti i miei proventi dalla partecipazione agli ultimi episodi di Naruto e quindi spero fruttino bene! Comunque sia bando alle ciance e colleghiamoci subito con i nostri eroi sul campo: Naruto, come ti senti prima di questo tragico scontro con Sasuke?
Naruto: Nonna Tsunade, io non vorrei combattere quella testa dura di Sas’ke, ma non voglio nemmeno che si macchi di un ignobile omicidio uccidendoti, dattebayo!
Tsunade: Grazie del pensiero Naruto. Ma sentiamo che cosa pensa di tutto questo l’altra parte: Sasuke, perché hai deciso di uccidere tutti i kage e affrontare Naruto?
Sasuke: Se i kage avessero ficcato dei mostri in tuo figlio e gli avessero fatto passare un’infanzia di miseria, sono sicuro che la penseresti come me. Ma d’altronde a cosa vuoi che possa pensare una ve…
Tsunade: Mi spiace, ma sembra che il collegamento sia caduto. E ora torniamo in studio con la nostra ospite di stasera, per la seconda volta viene a trovarci: Kaguya Ootsutsuki.
Kaguya: Vaticino una lieta serata a tutti gli astanti.
Tsunade: Sempre molto raffinata, è un piacere averti nuovamente con noi, ma come ben sai non c’è bisogno di essere così formali.
Kaguya: La forma è tutto! Non concordi? Formalmente io sono la creatura più potente che sia mai esistita, che esiste e che mai esiterà in tutto l’MPI.
Tsunade: MPI? Che cosa sarebbe?
Kaguya: Multiverso Pandimensionale Ipercosmico. Lo sai che ho tanti castelli quante le dimensioni del MPI?
Tsunade: Effettivamente ci era giunta voce, dev’essere molto costoso mantenerli tutti quanti.
Kaguya: Precisamente, è per questo che mi servivano dei nuovi servitori. L’Esercito del Piacere non avrebbe avuto solo l’onore di appagare i miei appetiti sessuali, ma si sarebbe dovuto occupare anche dei miei innumerevoli castelli: lo sai che cosa vuol dire tenere accesi millemila camini, sgombrare septilioni di camere, spendere triliardi di paperdollari in domestiche?
Tsunade: Per fortuna non ne ho un’esperienza diretta, ma sembra piuttosto impegnativo.
Kaguya: Eccome. Per questo ho dovuto farmi sconfiggere in fretta.
Tsunade: Ti sei fatta sconfiggere di proposito?
Kaguya: Ma certo! Sospettavi il contrario forse? Ahahahahaha.
Tsunade: Ahahahahaha. Sì.
Kaguya: Affatto! E’ come nel gioco del Monopoli, se non vuoi finire in bancarotta speri di andare in prigione e soprattutto che nessuno ti costringa ad uscirne. Se devo essere franca, non appena mi hanno risvegliata mi sono subito pentita del mio ritorno.
Tsunade: Come mai?
Kaguya: Anzitutto, come già ebbi modo di accennarti, non ci sono più gli uomini di una volta! Le donne sono anche peggio: anti-femministe, insicure, incolori, senza cespuglio. Che ci stavo a fare? Cinque minuti e Zetsu-nero mi aveva già provocato un irrevocabile mal di testa. Speravo solo che tutto finisse alla svelta.
Tsunade: Ma perché allora tergiversare? Perché non farti sconfiggere subito?
Kaguya: Beh, se devo essere sincera speravo di divertirmi un po’ di più con quel biondino e con i suoi cloni, ma non sembrava pensare ad altro che al suo amico.
Tsunade: Se li conoscessi, sapresti che purtroppo è da sempre così.
Kaguya: Concordi con me che non c’era molto altro da fare?
Tsunade: Mettendola su questo piano, non posso biasimarti. E adesso che cosa farai?
Kaguya: Ho intenzione di continuare la produzione di vibratori, in altri universi paralleli vanno alla grande.
Tsunade: Ma non ti avevano sigillata?
Kaguya: Solo nel loro universo. Questi sono i vantaggi dell’MPI.
Tsunade: E di questo scontro finale che cosa ne pensi?
Kaguya: Quale scontro?
Tsunade: Tra Naruto e Sasuke, stanno per scontrarsi in una battaglia fratricida.
Kaguya: Più che fratricida, direi vulvacida… Se solo avessero lasciato fare a me, avrei trovato un’ottima occupazione per entrambi.
Tsunade: Per esempio?
Kaguya: La maggior parte di voi non lo ha visto, ma quando Sasuke è caduto nel deserto lì accanto c’era una splendida auto da lavare ed un secchio pieno d’acqua e sapone, oltre che un distributore della KaguCola lì vicino.
Tsunade: Forse è una fortuna che non lo abbiamo visto. Dei tuoi figli invece che cosa ci dici?
Kaguya: Quali figli?
Tsunade: Hagoromo e Hamura.
Kaguya: Ah loro! Ahahaha, sai con tutti i figli che ho generato nel MPI ormai ho perso un po’ il conto – Agoromo, Bagoromo, Cagoromo, Dagoromo, Egoromo, Fagoromo… Beh, dei bravi ragazzi.
Tsunade: Eppure avevi detto di odiarli.
Kaguya: Era tanto per dire. In quel momento era una cosa molto scenografica. Come ti ho già detto la forma è tutto.
Tsunade: Incontestabile, non c’è che dire. E tu sai già come finirà questa storia?
Kaguya: Ma certo che no! Per carità! Se usassi i miei poteri per sapere già tutto, morirei istantaneamente di noia. Ecco questo potrebbe essere l’unico modo per uccidermi. Sai, io sono immortale.
Tsunade: Anche di questo ci era giunta voce. Per questo non avevi idea di come svolgere lo scontro con Naruto e Sasuke?
Kaguya: Ovviamente. Se avessi voluto avrei potuto scoprirlo, ma poi avrei saputo anche tutto il resto. L’ignoranza è spesso un bene. Mi ha divertita molto cerca un modo per uscire di scena facendo sì che a loro sembrasse di aver fatto una gran cosa. Sai, tipo acchiappino: toccami e sono fuori dal gioco!
Tsunade: Infine ti chiedo una valutazione, da donna a donna, sulle nostre protagoniste.
Kaguya: Non mi piace dare questo genere di giudizi, specialmente su persone ancora viventi, ma vediamo cosa posso fare.
Tsunade: Cominciamo dalla mia discepola, Sakura. Come la trovi?
Kaguya: Povera Sakura, con quei capelli color frappè di fragole e quel seno piatto come una tavola. Ho voluto darle la possibilità di toccarmi nel colpo finale, giusto perché anche lei possa sentirsi una donna utile una volta ogni tanto!
Tsunade: Invece Ten-Ten come la trovi?
Kaguya: Fossi in lei cambierei nome, sembra il suono di un pene che viene sgrondato maldestramente.
Tsunade: Ino?
Kaguya: Non dovrebbe correre appresso agli uomini, sono gli uomini che corrono appresso a noi donne!
Tsunade: Shizune?
Kaguya: Tiene quel porcellino perché teme tu possa morire di fame prima che lei arrivi a fare la spesa?
Tsunade: Potrebbe darsi, mi hai dato un’idea. Kushina, la madre di Naruto, invece?
Kaguya: Una donna non dovrebbe mai perdere le staffe, come un ometto in preda ad un esaurimento di nervi.
Tsunade: Vedo che nei hai per tutte. Di Temari che ne pensi?
Kaguya: Chi è Temari?
Tsunade: Non importa. Hinata piuttosto come la trovi, ha il byakugan come te.
Kaguya: No cara, lei ha gli occhi coperti di polvere, come la polvere che cade dalla sua arida anima sulla sua insipida esistenza. E se mai più oserai confrontarmi anche solo lontanamente, filosoficamente, metaforicamente, minuziosamente o vagamente a quella inetta forma di carbonio aggregato, ti assicuro non troverai modo nemmeno di riflettere sul grave errore che hai commesso.
Tsunade: Grazie di essere stata con noi! E adesso quali sorprese ci attendono dallo scontro finale? Naruto e Sasuke si capiranno di nuovo con i loro pugni? Sakura si sposerà con Kakashi? Riusciremo a togliere tutte queste radici da Konoha? Hinata sarà la prima persona a svegliarsi da un sogno in un incubo? Gli alieni hanno costruito i monili di Sasuke? Temari ritroverà se stessa prima o poi? Shikamaru reputerà ancora Naruto un grande uomo? Chi ha costruito Konoha? Forse sono stati i templari? Un progetto su scala globale è finito? Queste ed altre raccapriccianti rivelazioni ci attendono nel prossimo capitolo. Restate sintonizzati e non perdetevi una sola quisquilia.
Shizune: Scherzava quando ha parlato di Tonton, vero?
Tsunade: No. E’ per questo che l’ho comprato.