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Aspettando il capitolo 686 – Illimitato chakra e dimensioni a perdita d’occhio

Se scrivendo questo articolo mi verrà un aneurisma, potrò fare causa a Kishimoto? Partorire infatti una caterva di idiozie non è impresa da poco, specialmente se ci si riesce in un solo capitolo, come nell’appena trascorso 685. Sia chiaro, un’opera di fantasia non dev’essere certo scientificamente corretta ed immacolata, ma per lo meno dovrebbe essere logicamente coerente e qui arriviamo subito al punto.

Quando è apparsa la borsetta-Juubi, Kurama ci ha candidamente spiegato che il suo potere è superiore a quello di tutte le bestie-codate messe assieme, laddove egli stesso aveva un chakra così immenso da essere considerato pressoché infinito. Poi Madara ed Obito, nonché altri, si sono profusi a spiegarci come la borsetta-Juubi fosse la sorgente di tutto il chakra, la fonte di tutta la vita, la divinità tra le divinità, il potere tra i poteri…

E la borsetta-Juubi era in grado di creare delle mega-esplosioni tipo queste:

uber-potere-juubi

Poi si è scoperto che la borsetta-Juubi non era altro che un’emanazione di Kaguya (che nessuno dei figli o nipoti ha riconosciuto) e adesso lei, nel bel mezzo della battaglia è a corto di chakra. Ora sorvoliamo pure sul fatto che il chakra non fosse letteralmente infinito e che Kaguya possa avere i suoi ottimo divini-motivi per volerne conservare il più possibile: ma un essere così potente, invincibile e grandioso, può davvero farsi mettere in difficoltà da due ragazzini? A tener fede alle immagini le esplosioni della borsetta-Juubi si estendevano per 200-300km — un inferno di fiamme e fuoco che ucciderebbe chiunque (a confronto la Tsar Bomba creava una palla di fuoco di appena 2,5km e devastazione per circa 100km), perché non usarle?

679-chakra-juubi-naruto-madara

Perché non lanciare delle travi di legno, poi un raggio-della-morte-totale, poi materializzare degli asteroidi di devastazione-cosmica, e poi rilanciare delle travi di legno e se non fosse sufficiente ancora una serie di sfere-nere-della-morte-totale e poi delle esplosioni di fuoco-infernale?!

Ah già, Kaguya vuole assorbire anche il loro chakra… Per questo li ha teletrasportati anzitutto in un vulcano per ucciderli tutti subito, sennonché ripensarci e decidere di assorbirli. Sapeva che potevano volare? Che non sarebbero caduti e bruciati nel magma? C’era per caso il copione lì accanto?!

679-kaguya-sasuke-naruto-copione

Anche se avesse saputo, o supposto, che avrebbero potuto evitare in modo così banale il suo “attacco”, allora perché sprecare tempo a teletrasportarli tutti (visto che poi vuole risparmiare chakra)? Perché non continuare a combattere dove erano? Temeva che ulteriori scontri rovinassero il suo vivaio? Sarebbe come preoccuparsi di lanciare una granata in mezzo a Hiroshima il 7 agosto 1945. Visto che poteva gettarli ovunque, perché non nella dimensione dell’acido, o nel vuoto cosmico, o sulla Luna, o sopra il Sole: sarebbero morti disciolti, asfissiati, bruciati e schiantati dalla gravità nel giro di 2,34 μs.

O ancora meglio: perché non teletrasportare un pugnale nel cuore di ciascuno o teletrasportarlo direttamente via? Se ha potuto spostare i loro interi corpi ne avrebbe potuto portare via anche solo metà, o la testa o un pezzo, che più le piaceva.

stargate

 

E infine: è veramente così indispensabile il chakra di Naruto e Sasuke? Da dove è saltato fuori tutto ad un tratto? Dove era conservato? Vige un principio della termodinamica anche per esso oppure si rigenera via via? Tant’è che se fosse vera la prima ipotesi, ovvero che il chakra né si crea né si distrugge e Kaguya rivolesse indietro tutto quello che una volta le apparteneva, allora basterebbe lasciare che i nostri eroi morissero da qualsiasi parte per riaverlo. In caso contrario è così indispensabile assorbire anche il loro? Ha aspettato migliaia di anni questo momento, non può aspettare dell’altro tempo, al sicuro, per ricaricarsi di ulteriore chakra? Non può ucciderli e basta?

Come secondo punto arriva la questione delle dimensioni parallele.

Sono dei mondi alternativi in che senso? Dei pianeti disposti nello spazio oppure si tratta di veri e propri universi paralleli? Se fossero dei mondi disposti nello spazio (dei pianeti, per intenderci) che senso avrebbe dire che c’è un mondo che li collega tutti (è un pianeta privilegiato?). In caso contrario, se si tratta di dimensioni parallele perché mai dovrebbe esserci una distanza tra di loro. Ci stia pure un mondo che le collega tutte, ma allora perché alcune sono più distanti o vicine di altre (e quindi richiedono maggiore energia)? Le dimensioni parallele sono per caso disposte in una dimensione che ne determina a sua volta la dislocazione spaziale?

Mondi paralleli nel sacchetto delle biglie di Kaguya

Mondi paralleli nel sacchetto delle biglie di Kaguya

E poi quanto sarebbero grandi questi mondi? Come città? Come continenti? Come pianeti? I poteri sensoriali di Obito si estendono in tutta la loro interezza? Con quale certezza ha aperto dei varchi sapendo che proprio lì intorno avrebbe trovato Sasuke? Sarebbe come se Kaguya lo avesse gettato nel Sarah e Obito avesse aperto un buco nel deserto del Gobi. Lo avrebbe percepito?! E se lo percepiva perché non aprirglielo davanti anziché 200m in là?

Inoltre visto che può sbatterli dove le pare, perché non separarli e occuparsene uno per volta e farla finita? Il tempo che riescano ad elaborare una strategia o capire come riunirsi, lei potrebbe già averli mangiati e digeriti, con un bel piatto di fave ed un buon chianti.

Infine una nota per il nostro amato destino-Kishimoto: se si fa finire qualcuno in una dimensione parallela (a maggior ragione se con estremo dispendio di chakra), si suppone che questo comporterà una notevole difficoltà o complicazione nella storia, quindi si rimane estremamente delusi se l’istante dopo questo qualcuno viene banalmente recuperato — e più in generale, se si butta qualcuno in un altro mondo, si suppone che se ne potranno trarre dei vantaggi concreti e che questo qualcuno non potrà andarsene via come se nulla fossa, altrimenti tanto valeva puntare su altri attacchi, piuttosto che imbastire un complicata giostra-dimensionale.

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Come al solito restiamo in attesa del capitolo 686.


Naruto in pillole – Capitolo 685

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Obito ed il suo team (???) acquisiscono la posizione (???) della dimensione al centro delle altre dimensioni (???). A questo punto però Obito ci spiega che dovrà spalancare ogni singola dimensione possibile (un piccolo buchino no?) per verificare se dentro si trovi Sasuke (il raggio di controllo si estende poi al mondo-alternativo intero?!), che però probabilmente si trova in una dimensione lontanissima che perciò richiede moltissima energia per essere raggiunta (che senso ha allora che la dimensione corrente sia il collegamento tra le dimensioni?), visto che le dimensioni si trovano evidentemente in una dimensione dello “spazio” che le contiene tutte (???). Dopo alcuni tentativi, ed aver spalancato la Acid Ocean Zone, dove le fabbriche di Kaguya hanno prodotto un clamoroso effetto serra assieme all’acidificazione degli oceani (se li buttava lì erano giù tutti morti), Sakura ed Obito riescono ad individuare Sasuke nella Desert Zone (che culo!). In perfetto stile Indiana Jones, Sasuke si tuffa verso il buco-spazio-temporale in chiusura e grazie al suo potere riesce a teletrasportarsi accanto alla morente-Sakura, per la felicità degli appassionati della coppia (questo capitolo è l’equivalente di quello in cui Naruto stringe la mano della polverosa Hinata ♠) — cionondimeno poco prima Sasuke percepiva chiaramente il chakra del suo (amico) Naruto.

Per fortuna nessuno ha aperto la Outer Space Zone.

Fonte: Naruto 685